I ratti provano rimpianto: prove dalle neuroscienze
Schemi cerebrali e comportamenti supportano l’ipotesi del rimpianto
I ricercatori hanno scoperto che i ratti, come gli umani, possono provare rimpianto. Questo risultato mette in discussione la convinzione, a lungo sostenuta, che il rimpianto sia un’emozione unicamente umana.
Progettazione dello studio e metodologia
Gli scienziati hanno monitorato attentamente l’attività cerebrale di quattro ratti usando elettrodi. Si sono concentrati su due regioni cerebrali cruciali per il processo decisionale. I ratti sono stati poi collocati in un complesso labirinto per un’ora.
Il labirinto consisteva in un cerchio centrale con quattro raggi che si irradiavano verso l’esterno. Alla fine di tre raggi c’erano delle leccornie aromatizzate alla banana, ciliegia o cioccolato. Il quarto raggio portava a cibo non aromatizzato. Un segnale acustico suonava quando il ratto raggiungeva un raggio, indicando il tempo di attesa per la leccornia (da 1 a 45 secondi).
Comportamento di rimpianto osservato
I ratti dovevano fare una scelta: aspettare la leccornia o passare al raggio successivo nella speranza di un’attesa più breve. Quando i ratti prendevano una decisione sbagliata, come abbandonare una leccornia per un’attesa più lunga, mostravano segni visibili di rimpianto.
Evidenze neurali del rimpianto
I ricercatori hanno seguito il sapore del cibo a cui i ratti stavano pensando, basandosi sui percorsi delle cellule nervose attivati nei loro cervelli. I ratti che si rammaricavano della loro scelta si concentravano sul sapore specifico che avevano perso. Questa attività neurale ha fornito chiare prove di pensieri di rimpianto.
Implicazioni per la comprensione dell’intelligenza animale
Questi risultati fanno luce sulle capacità cognitive dei ratti. Nonostante siano stati trascurati in passato, i ratti possiedono un’impressionante abilità cognitiva. Questo studio fornisce prove neurologiche del loro comportamento di rimpianto, un’emozione precedentemente ritenuta esclusiva degli umani.
Il ruolo dell’abilità cognitiva nel rimpianto
Funzione cognitiva e rimpianto
Il rimpianto implica riflettere sulle decisioni passate e valutare le opportunità mancate. Ciò richiede capacità cognitive avanzate, tra cui memoria, processo decisionale ed elaborazione emotiva. La capacità dei ratti di provare rimpianto suggerisce che possiedono queste capacità cognitive in misura significativa.
Implicazioni per lo studio delle emozioni umane
I ratti sono emersi come un modello prezioso per lo studio delle risposte emotive umane. Questo perché condividono molte strutture cerebrali e processi cognitivi con gli umani. La scoperta del rimpianto nei ratti apre nuove strade per la ricerca sulla base neurale delle emozioni umane.
Significato evolutivo e ricerca futura
Prospettiva evolutiva
Il rimpianto potrebbe essersi evoluto come meccanismo adattativo per aiutare gli animali a prendere decisioni più informate in futuro. Provando rimpianto, gli animali possono imparare dai loro errori ed evitare di ripeterli.
Direzioni di ricerca future
Questo studio fornisce una base per ulteriori ricerche sul rimpianto negli animali. Studi futuri potrebbero indagare la traiettoria di sviluppo del rimpianto, il suo impatto sul comportamento sociale e il suo potenziale ruolo nel processo decisionale in diverse specie.
Conclusione
La scoperta del rimpianto nei ratti mette in discussione la nostra comprensione delle emozioni e dell’intelligenza animale. Mette in evidenza la complessità cognitiva di queste creature e apre entusiasmanti possibilità per future ricerche sulla base neurale del rimpianto e di altre emozioni simili a quelle umane negli animali.