L’illustrazione più antica di Venezia: un capolavoro del XIV secolo
Scoperta del Manoscritto
Nel cuore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si trova un tesoro nascosto: il Libro d’Oltramare, un manoscritto del XIV secolo contenente la più antica illustrazione conosciuta di Venezia. Questa straordinaria scoperta ha affascinato studiosi e storici dell’arte, gettando nuova luce sulla rappresentazione dell’iconica città italiana durante il periodo rinascimentale.
Il diario di viaggio di Fra Niccolò da Poggibonsi
Il manoscritto è un diario di viaggio scritto da Fra Niccolò da Poggibonsi, un frate francescano che intraprese un pellegrinaggio da Venezia a Gerusalemme e in Egitto nel 1346. Durante il suo viaggio, registrò meticolosamente le sue osservazioni su tavolette di gesso, catturando l’essenza dei luoghi sacri che visitò. Al suo ritorno a Venezia nel 1350, compilò il suo racconto in prima persona, ora conservato nel Libro d’Oltramare.
L’illustrazione di Venezia
Tra le pagine del manoscritto, un’illustrazione dettagliata di Venezia spicca come testimonianza dell’allure della città. Creata da un artista sconosciuto, il disegno raffigura gli edifici, i canali e le gondole caratteristici della città. La sua scoperta ha retrodatato la linea temporale conosciuta delle illustrazioni veneziane, escludendo le mappe, che risalgono al 1330.
La Venezia rinascimentale
Sandra Toffolo, studiosa della storia veneziana del Rinascimento presso l’Università di St Andrews, sottolinea l’importanza di questa scoperta. “L’illustrazione dimostra la profonda fascinazione che Venezia esercitava sui contemporanei, anche in un periodo così antico”, spiega.
Le osservazioni dettagliate di Fra Niccolò
Il diario di viaggio di Fra Niccolò è notevole non solo per la sua illustrazione, ma anche per le sue osservazioni meticolose. Misurò attentamente i punti di riferimento in Terra Santa, usando passi o la lunghezza del suo braccio come unità di misura. Queste osservazioni, registrate quotidianamente nelle sue tavolette, forniscono preziose informazioni sui dettagli architettonici e geografici dell’epoca.
Ulteriori illustrazioni
Oltre al disegno di Venezia, il manoscritto contiene altre illustrazioni accattivanti. Fra Niccolò raffigurò elefanti e architetture al Cairo, così come la Cupola della Roccia e il Tempio di Salomone a Gerusalemme. Il suo approccio unico nel descrivere il viaggio in lingua vernacolare, piuttosto che affidarsi a descrizioni classiche in latino, offre una nuova prospettiva sull’esperienza del pellegrinaggio.
Circolazione e riproduzione
Piccoli fori visibili sulle pagine del manoscritto suggeriscono che sia stato ampiamente diffuso durante il periodo rinascimentale. I copisti impiegavano una tecnica chiamata puntinatura, setacciando polvere su carta forata per trasferire i contorni delle immagini su nuove pagine. Questo processo indica la popolarità e l’influenza dell’opera di Fra Niccolò.
Traduzioni ed edizioni successive
Nonostante la sua ampia circolazione, il testo di Fra Niccolò guadagnò un riconoscimento più ampio solo dopo essere stato tradotto e ristampato con nomi diversi. Nel XV secolo, una traduzione tedesca attribuì il pellegrinaggio a Gabriel Muffel, figlio di un patrizio di Norimberga. Nel 1518, un resoconto anonimo intitolato “Viaggio da Venetia al Sancto Sepolchro et al Monte Sinai” (Viaggio da Venezia al Santo Sepolcro e al Monte Sinai) fu pubblicato a Venezia. Nei tre secoli successivi, seguirono numerose edizioni, consolidando la popolarità dell’opera come guida della Terra Santa.
L’eredità di Niccolò
Nonostante la fama del suo diario di viaggio, si sa poco della vita di Fra Niccolò. Tuttavia, un’ingegnosa precauzione nascosta all’interno del manoscritto rivela la sua paternità. Le prime lettere di ogni capitolo compongono un acrostico che lo identifica come l’autore. Questo ingegnoso dispositivo suggerisce che Niccolò possedesse non solo un occhio attento ai dettagli, ma anche uno spirito giocoso.
Significato storico
La scoperta dell’illustrazione veneziana del XIV secolo ha importanti implicazioni storiche. Offre uno sguardo alle prime rappresentazioni artistiche della città, evidenziando il suo fascino duraturo. Il diario di viaggio di Fra Niccolò, con le sue osservazioni dettagliate e la sua prospettiva unica, fornisce una preziosa risorsa per la comprensione della Terra Santa durante il periodo rinascimentale. Questo straordinario manoscritto continua a ispirare studiosi e a catturare i lettori, offrendo una testimonianza della potenza della creatività umana e dell’eterno fascino di Venezia.